Vivere nella biodiversità
In Valli Valdesi la ricchezza naturalistica viene avvicinata agli alunni.
Un territorio che si estende dalla pianura agli oltre 3.000 metri, già soltanto per le differenze altimetriche e pedoclimatiche non può che essere ricco di biodiversità. Per poterla vivere al meglio occorre conoscerla, essere consapevoli della sua importanza e tutelarla.
Il GAL (Gruppo di Azione Locale) Escartons Valli Valdesi, una delle cinque regioni pilota del progetto speciAlps, opera su un territorio che comprende le valli Pellice, Chisone, Susa e Sangone. In Val Chisone sono situati i tre comuni membri diFenestrelle, Massello ed Usseaux che hanno fin da subito sostenuto il progetto. Dai fondovalle antropizzati ai boschi, dai pascoli di montagna alle pareti rocciose, una elevata naturalità contraddistingue il territorio. Naturalità spontanea e di ritorno, quest’ultima dovuta al venir meno delle attività agricole. Un insieme di elementi di pregio in termini di biodiversità sono emersi da una prima, parziale, mappatura del territorio: zone umide e piante secolari, una fauna ed una flora alpina variegata non senza la presenza di rari endemismi. Non a caso gran parte di tutto ciò è già sottoposto a varie forme di tutela: 3 parchi naturali, 2 riserve naturali speciali, 2 parchi provinciali a cui si aggiunge la rete Natura 2000.
Tuttavia questa ricchezza naturalistica talvolta non viene percepita dai cittadini e spesso le misure di conservazione ad essa destinate vengono viste in forma di limitazione della propria attività da parte della popolazione locale, specialmente da chi opera a diretto contatto con la natura come agricoltori e boscaioli o come limitazione della fruizione da parte di turisti ed escursionisti.
Ecco allora che con speciAlps si sta provando a rendere i cittadini consapevoli del valore che assume la biodiversità e quale primo gruppo di riferimento sono stati individuati gli studenti delle scuole primarie, cittadini del futuro.
Il nucleo dell’attività svolta nell’ambito di speciAlps nella regione è quindi costituito da una serie di escursioni guidate per studenti della scuola elementare nel corso delle quali dare ai ragazzini l’occasione di venire a contatto non solo con l’ambiente naturale, ma anche con le attività agricole che nel corso dei tempi hanno plasmato il paesaggio. Percorrere assieme ad accompagnatori naturalistici una stradina tra i prati fioriti ed imparare a guardare con altri occhi ciò che sta attorno. Osservare il campo vicino alla scuola che cambia aspetto in ogni stagione, le piante e i piccoli animali che vivono lungo un corso d’acqua. Notare insetti spesso ritenuti insignificanti, ma invece fondamentali nell’insieme di servizi che l’ecosistema fornisce all’uomo. Riconoscere come anche l’uomo con le sue attività possa contribuire a incrementare la biodiversità, ma anche a minacciarla. Piccole azioni che sui bambini possono avere grandi effetti.
Oltre ai comuni, uno dei partner locali del progetto è l’Ente di Gestione dei Parchi delle Alpi Cozie con il cui supporto uno dei prossimi passi dovrebbe essere quello di sensibilizzare e coinvolgere anche gli adulti, cittadini ed operatori e gli stessi amministratori comunali. Spesso non c’è la conoscenza e non viene data la giusta importanza agli habitat naturali ed alle specie di flora e fauna minacciati o rari e non si comprende il senso delle misure di protezione, equiparandole ad un concetto di mero divieto. E’ invece importante far capire perché è necessario, cosa comporta e quali opportunità offre il sistema di protezione per chi svolge attività produttive in zone tutelate.