Incrementare la diversità naturale: le regioni pilota condividono esperienze nel progetto speciAlps
Creare un orto, passeggiare nel bosco, passare più tempo a cucinare: la consapevolezza della natura e della sua importanza per la nostra qualità della vita è aumentata – anche a causa della crisi del Coronavirus. Gli approcci adottati dalle cinque regioni pilota in Italia, Francia, Slovenia e Austria con il progetto speciAlps, sviluppato dall’aprile 2017 al marzo 2020, sono tanto diversificati quanto lo è la natura. Nel corso del progetto sono state raccolte sementi, organizzate gite scolastiche, allestiti percorsi tematici e molto altro ancora. In occasione del completamento del progetto, è stato pubblicato un cofanetto di schede informative con le esperienze di tutte le regioni pilota disponibile gratuitamente.
Un ecomuseo, molti alunni e un’idea: insieme vogliono conservare la biodiversità delle torbiere, delle foreste e degli aridi paesaggi steppici in Friuli-Venezia Giulia (IT). Per mettere in luce il valore della biodiversità del territorio, l’ecomuseo regionale Lis Aganis collabora con le scuole. Quando un bambino è emotivamente legato a un paesaggio, si metterà a raccontare il suo vissuto alle persone di riferimento, a genitori e amici. Questo crea una sensibilità verso i problemi e un senso di responsabilità, come spiega Chiara Aviani dell’ecomuseo. “Sensibilizzare bambini e adolescenti è il primo passo per cambiare a lungo termine il loro approccio verso la biodiversità”. Il bilancio del progetto vanta dieci escursioni guidate per un totale di circa 500 partecipanti della regione Friuli-Venezia Giulia. Anche l’Università di Udine ha già comunicato il suo interesse ad una cooperazione.
Workshop, fumetti e muri a secco
Progetti pilota di successo come questo contribuiscono a rafforzare la diversità naturale e a rendere l’esperienza della natura un’esperienza quotidiana, spiega Stefanie Bauer, responsabile del progetto speciAlps. “I nostri team locali di speciAlps, con animatrici e animatori qualificati, hanno sviluppato e accompagnato progetti di implementazione in tutte le regioni pilota”. Una di loro è Vida Černe, animatrice della regione pilota slovena nelle Alpi Giulie. È essenziale coinvolgere la popolazione locale, ha affermato Černe. “Le persone devono avere l’opportunità di suggerire quali interventi si dovrebbero realizzare in futuro nel loro comune. Bohinj, Kamnik e Kranjska Gora sono riusciti a sensibilizzare la popolazione locale sul tema della biodiversità e della sostenibilità. Workshop, fumetti e prati modello sono stati la chiave del successo del progetto pilota. I muri a secco, chiamati “Clapiers”, nella Valle del Verdon/F in passato servivano a delimitare le proprietà. Inoltre frenano l’erosione del suolo e svolgono un ruolo importante nella conservazione della diversità naturale. Nel 2019 un percorso escursionistico è stato risistemato e dotato di pannelli illustrativi che raccontano la storia dei “Clapiers” e dell’alpicoltura in Provenza. Nel Grosse Walsertal/A, sono state raccolte sementi tipiche locali su prati particolarmente ricchi di specie facendo ricorso a uno specifico attrezzo, l’eBeetle. Tali sementi sono state poi utilizzate per creare nuove superfici di piante da fiore nel comune. La regione pilota piemontese ha organizzato escursioni per classi scolastiche alla scoperta della biodiversità nelle valli Pellice e Chisone e si è concentrata sulla gestione sostenibile del paesaggio culturale caratterizzato da vigneti, castagneti e alpeggi.
Cinque regioni pilota, quattro città alpine, una raccolta di opuscoli informativi
Un raccoglitore pubblicato nel maggio 2020 contiene opuscoli informativi su tutte le regioni pilota e le attività del progetto speciAlps. Contiene anche cartoline delle quattro città alpine di Annecy/F, Belluno/I, Chambéry/F e Trento/I. Durante i viaggi di studio del progetto UrbaBio, i rappresentanti delle città partecipanti hanno imparato gli uni dagli altri come possono contribuire alla conservazione delle aree naturali e della diversità naturale. Il cofanetto raccoglitore può essere richiesto gratuitamente all´Alleanza nelle Alpi: stefanie.bauer@alpenallianz.org.
Ulteriori informazioni sul progetto.
speciAlps è un progetto di cooperazione della Rete di comuni “Alleanza nelle Alpi” e della Commissione internazionale per la protezione delle Alpi, CIPRA. speciAlps è finanziato dal Ministero tedesco per l’ambiente, la protezione della natura e la sicurezza nucleare (BMU), dalla Fondazione Heidehof e dalla Fondazione pancivis.