Turismo: le due facce della medaglia - Conferenza annuale 2018 a Bled, Slovenia
Tra problemi di crescita e aspirazioni alla sostenibilità: il turismo è polarizzato. A Bled in Slovenia, alla fine di maggio 2018, più di 200 partecipanti al convegno hanno discusso di come il turismo e la qualità della vita possono integrarsi nelle Alpi. La CIPRA ha organizzato la manifestazione in collaborazione con la Rete di comuni «Alleanza nelle Alpi».
Persone da tutto l’arco alpino, e anche al di fuori di esso, si sono incontrate il 25 e 26 maggio 2018 a Bled/SI per la Conferenza annuale della Rete di comuni «Alleanza nelle Alpi», CIPRA International e della CIPRA Slovenia. Con il titolo «Turismo alpino: Qualità della vita inclusa!» gli oltre 200 partecipanti hanno discusso su quale contributo può fornire il turismo sostenibile per la qualità della vita nelle Alpi – e su quali pericoli possono scaturire da un eccessivo sviluppo turistico.
Bled, luogo della conferenza, è un chiaro esempio in tal senso. La posizione idilliaca sulle rive di un lago e il castello carico di storia fanno del comune di 8.000 abitanti nelle Alpi slovene un vero e proprio magnete turistico. Turisti da tutto il mondo prendono d’assalto la località, che è diventata, insieme alle capitali, una tappa obbligata dei viaggi in Europa. Con i suoi 8.000 posti letto, il numero delle persone presenti a Bled raddoppia durante l’alta stagione. Questo porta denaro fresco, ma il comune ne beneficia in minima parte: una gran parte finisce allo Stato e nelle tasche di investitori stranieri.
A Bled si riscontrano alcuni dei problemi della crescita turistica conosciuti anche in altri comuni alpini. «Solo se il turismo evita lo sfruttamento della natura e dell’uomo può definirsi sostenibile», ha affermato Katharina Conradin, presidente della CIPRA International, nel discorso di apertura. Marc Nitschke, presidente di «Alleanza nelle Alpi» ha aggiunto: «Turismo e qualità della vita non devono essere antitetici”. Che ciò sia possibile è dimostrato dai comuni membro.
Pericolosa spirale della crescita
Il turismo ha molti aspetti positivi, ha constatato Jana Apih di Goodplace, un’agenzia slovena per il turismo sostenibile. Gli esseri umani non sono mai stati tanto mobili come oggi, una persona su dieci lavora nel turismo, il benessere nelle regioni turistiche aumenta. Tuttavia ogni hotel ha una capacità limite – così come le attrazioni e le destinazioni turistiche. Ha fatto poi riferimento ai grandi centri turistici al di fuori delle Alpi, come Venezia, Barcellona o Amsterdam, dove emerge una opposizione contro il turismo di massa. Christian Baumgartner ha individuato problemi di questo tipo anche nelle Alpi. Il vicepresidente della CIPRA International ha sintetizzato le conclusioni della conferenza in «dodici passi per una maggior qualità della vita nelle destinazioni alpine».
Aumentare la qualità della vita nelle destinazioni alpine – ma come?
«Soluzioni sostenibili devono essere elaborate insieme alla popolazione», sostiene Baumgartner. Queste comprendono in particolare l’orientamento dei flussi turistici, incentivare un turismo con pernottamento e una discussione sui limiti di capacità. A questo proposito, Bled non ha in programma un ulteriore sviluppo dei posti letto, ha dichiarato il direttore del turismo Tomaz Rogelj : «Noi riteniamo che l’attuale numero di posti letto sia adeguato per mantenere ciò che Bled offre ai suoi visitatori: pace, natura e relax». Tra l’altro, anche gli abitanti devono poter continuare a godere dei privilegi offerti da Bled.
In una serie di seminari i partecipanti hanno discusso di aspetti conflittuali nelle destinazioni turistiche, ad esempio a proposito di protezione della natura, economia locale o mobilità. Sono state sviluppate e presentate anche possibili soluzioni, ad esempio per promuovere la ricchezza naturalistica nei comuni o per nuovi modelli di formazione e di lavoro. Grazie al coinvolgimento del progetto «Living Labs», 30 giovani hanno avuto l’opportunità di partecipare e dare un contributo al convegno. In tutte le discussioni i partecipanti hanno avuto un obiettivo comune di riferimento: trovare strade per un turismo sostenibile di domani che dia un contributo alla qualità della vita nelle Alpi.