Quattro paesi, un solo cammino
Turismo alpino, oltre la neve. Vivere la montagna 365 giorni.
Quattro piccoli comuni di montagna che lavorano insieme, superando frontiere nazionali e linguistiche, per creare un'offerta turistica complementare ed alternativa allo sci e far fronte in maniera sostenibile ai cambiamenti climatici. Adattarsi al cambiamento climatico promuovendo modalità più mature ed innovative di vivere il paesaggio, la natura e la cultura alpina anche per garantire la sopravvivenza ed il rilancio di piccole economie turistiche locali era il principale obiettivo del progetto. Si è lavorato per proporre quindi un turismo capace di apprezzare quanto la montagna offre in tutto l'arco dell'anno e non soltanto nelle stagioni di punta. Un turismo capace di favorire i pernottamenti ed evitare il turismo di giornata, riducendo la mobilità ed incrementando il tempo medio di permanenza nelle località.
Obiettivi
Adattarsi al cambiamento climatico promuovendo modi più maturi ed innovativi di vivere il paesaggio, la natura e la cultura alpina per garantire la sopravvivenza e la rivitalizzazione del sistema 'turismo' anche di fronte ai nuovi assetti ambientali delle Alpi Occidentali. Proporre un turismo che abbia come cuore la stagione verde ed i colori dell'autunno la cui offerta si fonda sul patrimonio culturale, religioso, enogastronomico, sull’escursionismo attento e rispettoso dell’ambiente, del paesaggio, della flora e della fauna nel loro evolversi nel tempo e nelle stagioni. Favorire i pernottamenti nelle località alpine a scapito del turismo di giornata, riducendo la mobilità ed incrementando il valore TPM (tempo medio di pernottamento).
Incrementare gli insediamenti temporanei di attività professionali favorite dal telelavoro mediante la realizzazione delle le condizioni per un collegamento veloce ad internet anche tramite reti Wireless. Creare occasioni di formazione degli operatori del comparto turistico per migliorarne la capacità di comunicazione e la cultura dell'ospitalità. Determinare una inversione di tendenza rispetto allo spopolamento anche creando nuove opportunità professionali in relazione al turismo ecosostenibile (accoglienza/ricettività, accompagnatori naturalistici, istruttori di MTB, scuola di Nordik Walking). Soltanto con il prolungamento della stagione tali attività potranno avere una sostenibilità economica e diventare appetibili per abitanti del luogo o nuovi insediati. Determinare ed evidenziare le caratteristiche che possono tipizzare in maniera immediata ed evidente i territori coinvolti nel progetto e quindi dei parametri destinazione-prodotto-target.
Esecuzione
l Comune di Massello ha il ruolo di capofila del progetto essendo, tra i 4 comuni, quello che è membro di Alleanza nelle Alpi da maggior tempo ed in passato ha già maturato esperienze in progetti della Rete di comuni. Tutti i quattro piccoli comuni sonno chiamati ad essere attivi in ogni fase del progetto e da coinvolgere le rispettive popolazioni, i rispettivi operatori turistici e più in generale i portatori di interesse che a qualuque titolo siano riconducibili al progetto. Le principali attività consistono in:
- Creazione di una cabina di regia con il compito di elaborare un comune e facilmente riconoscibile sistema integrato di sviluppo del turismo sostenibile “destagionalizzato “ e di un comune progetto di comunicazione che colga le specificità di ciascuna realtà e le riconduca ad una sintesi unitaria ed originale.
- Attivazione di iniziative volte a sensibilizzare e coinvolgere le vicine località sciistiche con attività e prodotti complementari alla attività sportiva invernale classica con lo scopo di incentivare buone pratiche innovative rispetto alla loro offerta turistica.
- Realizzazione di un seminario in ciascun comune ed un convegno finale di portata almeno regionale che possa indurre un effetto moltiplicatore su tutta la regione circostante;
- Realizzazione,in periodi di cosiddetta bassa stagione, di almeno un evento a forte identità culturale per ciascun comune;
- Pianificazione di iniziative volte ad esaltare i prodotti specifici del territorio attraverso la promozione delle valenze enogastronomiche;
- Pianificazione di iniziative volte a promuovere il turismo di tipo naturalistico ambientale con l'ausilio delle professionalità specifiche;
- promozione di attività sportive emergenti quali l'escursionismo in MTB ed il Nordik Walking;
- Si ritiene inoltre indispensabile la partecipazione ad un evento di rilevanza internazionale allo scopo di promuovere le località ed il progetto dynAlp-climate;
- Coinvolgimento degli operatori del settore turistico organizzando percorsi formativi:
- sul progetto dynAlp-climate e sul tema del cambiamento climatico in generale;
- sulla comunicazione ed il marketing turistico;
- sulla cultura dell'ospitalità;
- allo scopo di incrementare la loro capacità di organizzare eventi ed iniziative coerenti con la necessità di vivere la montagna 365 giorni all'anno.
Effetti
La comune iniziativa dei partner e degli attori coinvolti nel progetto dovrà creare un sistema che rappresenterà il valore aggiunto nella destagionalizzazione del turismo. La sfida sulla destagionalizzazione sarà vinta passando da un turismo di natura monolitica ad uno di struttura più composita ed alla fine del progetto si ricorrerà al plurale non parlando di “turismo“ ma di “turismi”. Un concetto di turismo montano slegato dalla presenza di neve e di infrastrutture per lo sci, ed altrettando slegato dai periodi di punta (Capodanno, Ferragosto) condiviso da piccoli comuni di una stessa area alpina dimostrerà le potenzialità che hanno i territori marginali delle terre alte non dotati di infrastrutture turistiche (grandi complessi alberghieri, impianti da sci) e come tale offerta turistica possa in tempo di cambiamenti climatici essere complementare e/o alternativa a quella delle stazioni sciistiche. Lo sviluppo di un “turismo della mente” favorito dalla valorizzazione di ambienti incontaminati con un ingente patrimonio storico, culturale, ambientale ed enogastronomico determinerà un incremento ed una migliore distribuzione delle presenze turistiche nell’arco delle stagioni, dimostrando come la montagna possa essere vissuta tutto l’anno indipendentemente dal clima e dalla presenza di neve. Saranno le cosiddete ''mezze stagioni'' attualmente considerate - a torto - da turisti ed operatori secondarie e spesso trascurate, a consentire di costruire un modello sostenibile economicamente e per questo attrattivo nei confronti degli attuali operatori (e possibilmente di nuovi). Non secondariamente il successo del progetto potrà essere valutato in termini di diffusione (effetto moltiplicatore) all'interno di tutta una regione, quella delle Alpi Occidentali, finora troppo condizionata dal punto di vita turistico dalle infrastrutture e dalla neve.
Partecipanti
CIPRA Italia e Francia; Società Meteorologica Italiana; Provincia di Torino- Assessorato alla Montagna; UNCEM -Unione Nazionale Comuni Enti Montani; Comunità Montana Pinerolese Pedemontano; Comunità Montana Valle Susa e Valle Sangone; Gal Escarton e Valli Valdesi; Nikon School; Elsy Net s.r.l.; Centro Culturale Valdese; Osservatorio/Ufficio turistico del Queyras (FR); Comune di Prali; Massello Outdoor; Alpe Natura; la Università Carlo Cattaneo - Unità di Studi Interdisciplinari per l'Economia Sostenibile, località sciistiche vicine; associazioni tipo ONAF, ONAV, Slow Food, associazioni di categoria e produttori per iniziative volte alla valorizzazione delle valenze gastronomiche; Sentieri di Antora-tour operator specializzato in proposte ecursionistiche e turismo naturalistico; Scopriminiera. Organi di stampa specializzati.
Antonio Chiadò Fiorio Tin
Comune di Massello/I
+39 0121 236217
antonio.chiado@aceapinerolese.it