La Carta di Budoia: Adattamento ai cambiamenti climatici
Attraverso la “Carta di Budoia” i comuni alpini perseguono l’obiettivo di fare delle Alpi un territorio esemplare nel settore della prevenzione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici.
La sezione italiana della Rete di comuni “Alleanza nelle Alpi”, nell’ambito di una collaborazione con il Ministero dell’Ambiente italiano e il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi, ha realizzato una serie di seminari, rivolti principalmente ai comuni membri, sul tema delle linee guida per l’adattamento locale ai cambiamenti climatici.
A Budoia, in Friuli, in occasione della Conferenza Internazionale tematica dell'Associazione “Alleanza nelle Alpi”, il 24 giugno 2017 si è svolto il seminario conclusivo in occasione del quale è stato proposto ai comuni di sottoscrivere un impegno a favore del clima ed in particolare a farsi parte attiva nell’adozione di strategie di adattamento al cambiamento climatico. Tale documento ha preso il nome di “Carta di Budoia”, dal nome del Comune che ha ospitato la manifestazione e del primo Comune firmatario della stessa.
La Carta di Budoia richiama i documenti e le strategie adottate a livello internazionale, europeo ed alpino. Essa riconosce l'importanza e il potenziale dell'azione volontaria da parte di tutti gli enti non statali ai fini di un'efficace attuazione di misure di adattamento ai cambiamenti climatici e alla creazione di resilienza territoriale in contesti montani.
I comuni alpini con la sottoscrizione della “Carta di Budoia” si impegnano ad attuare misure locali di adattamento ai cambiamenti climatici nell’ambito delle attività di pianificazione di competenza dell’amministrazione comunale, a porre in essere azioni volte a valutare i potenziali rischi e opportunità dei cambiamenti climatici per il territorio comunale, a promuovere il dibattito pubblico e aumentare la consapevolezza di cittadini, residenti e visitatori circa rischi e opportunità connesse ai cambiamenti climatici a livello locale.
Alcuni dei comuni italiani firmatari hanno formalmente assunto un impegno attraverso delibere amministrative per ricercare le modalità più adeguate per attuare misure specifiche di adattamento ai cambiamenti climatici nel loro territorio ed è stato avviato, in alcune occasioni, un dialogo istituzionale tra alcune amministrazioni comunali e i rispettivi governi regionali, come ad esempio in Friuli Venezia Giulia e in Lombardia.
La sottoscrizione della Carta è aperta ai comuni alpini (membri e non della rete di comuni “Alleanza nelle Alpi”).