Giovane potenziale per le Alpi - La conferenza tematica 2019 a Triesenberg/FL

©comuni de Triesenberg
In occasione della Conferenza annuale della Rete di comuni “Alleanza nelle Alpi”, svoltasi il 20 e 21 settembre 2019 nel comune membro di Triesenberg/Malbun in Liechtenstein, si è discusso ciò che è necessario per un’efficace partecipazione dei bambini e dei giovani nei comuni per migliorare la qualità della vita, in particolare per le giovani generazioni.

“Le sfide del nostro tempo devono assolutamente essere affrontate insieme agli amici e ai vicini.”

Con questo appello, la consigliera di Stato del Liechtenstein del Liechtenstein Dominique Hasler dà il benvenuto ai circa 80 partecipanti alla conferenza internazionale di Malbun. Le sue parole colgono perfettamente l’essenza della Rete, perché all’insegna del motto “Confronto, impegno, concretezza” i circa 280 comuni di sette Stati alpini stanno attualmente lavorando per un’attuazione della Convenzione delle Alpi dinamica e orientata ai cittadini.

Con il tema “Prospettive future” l’incontro è stato caratterizzato da contributi ed esempi positivi nel campo della partecipazione attiva di bambini e giovani. Il sedicenne Michael Schädler, del programma JUBEL del Liechtenstein, ha incoraggiato i presenti a considerare la digitalizzazione come un’opportunità e a utilizzare canali digitali come WhatsApp o YouTube per informare i giovani cittadini in modo adeguato ai destinatari. Nel suo intervento Carmen Feuchtner, dell’associazione Welt der Kinder/AT, ha sottolineato che la partecipazione dei giovani richiede tempo e costanza. Tuttavia i comuni non dovrebbero scoraggiarsi e perseverare, poiché anche piccoli passi possono portare al successo. Alla fine il tempo richiesto a tale scopo da parte dei comuni sarà ricompensato. Coinvolgendo i bambini e i giovani nei processi di pianificazione del comune, ad esempio per parchi giochi o una pista di pump track, aumenta l’accettazione di tali offerte comunali.

Molti esempi significativi di progetti realizzati in Liechtenstein, Francia, Austria, Italia, Slovenia e Germania hanno evidenziato quanto sia conveniente per i comuni avere coraggio e dare ai bambini e ai giovani uno spazio per mettersi alla prova e contribuire a plasmare il proprio ambiente. In questo modo intensificano il rapporto con i giovani concittadini, ma anche con i loro genitori, e rafforzano l’identificazione con il loro comune, fatto particolarmente importante nelle regioni a forte emigrazione dello spazio alpino.

Dopo un intenso scambio e discussioni proficue, il secondo giorno dell’evento è stato dedicato a collegare la teoria con la pratica. A Triesenberg è stato visitato il Gwirbi Co-Working Space, che offre ai giovani imprenditori l’opportunità di lavorare in modo flessibile nel proprio comune e di fare rete con persone che condividono impostazione e aspirazioni.

Il centro di formazione Heilpädagogisches Zentrum (HPZ) del Liechtenstein dimostra come funziona l’integrazione in un comune. I laboratori dell’HPZ come “Agra”, un’area orticola e il vigneto “Servita” offrono una prospettiva a persone che per vari motivi non riescono a trovare lavoro. In condizioni particolari ottengono un lavoro e la certezza di “essere utili”.

L’integrazione è parte integrante e presupposto per un’elevata qualità della vita nel comune.

Con il progetto PlurAlps, la Rete di comuni mira a sviluppare una cultura dell’accoglienza per una maggiore attrattività e coesione sociale nelle zone rurali. L’integrazione dei bambini e dei giovani svolge un ruolo importante in tal senso ed è stata discussa in un workshop durante la conferenza. Per la Rete di comuni è particolarmente importante non solo parlare dei giovani, ma anche con loro medesimi. Infatti molti giovani hanno partecipato alla conferenza per esporre il loro punto di vista ai rappresentanti dei comuni. Il potenziale più importante della partecipazione dei bambini e dei giovani consiste nel lavorare insieme alle giovani generazioni su questioni future, come la protezione del clima. Così la voce dei giovani trova ascolto, al di fuori degli scioperi per il clima e dei Fridays for Future.